Le missioni narrate nei
libri per ragazzi sono sempre coinvolgenti, apparentemente
casuali, salvo poi rivelarsi innestate su complicate trame
che fanno, di solito, degli eroi in erba, individui predestinati a grandi
imprese. Le tipologie sono innumerevoli: dalle missioni intentate per
recuperare oggetti preziosi, rubati da qualche improbabile cattivo
e celati in luoghi impossibili da raggiungere; a quelle in cui c’è
qualcuno da ritrovare, scomparso volontariamente o involontariamente,
meglio se genitore o con qualche legame affettivo con il
protagonista. Il collegamento tra queste missioni e quelle per salvare qualcuno o qualcosa è evidente, anche se spesso le missioni di salvataggio implicano pericolosi sacrifici e coinvolgimenti personali dei salvatori. Un’altra tipologia importante, spesso in commistione con le prime è anche la missione di spionaggio, che nella letteratura per ragazzi assume un colore poco politico quanto piuttosto quella di una curiosità e una volontà di impicciarsi degli affari degli altri che può diventare molto pericolosa… La sala è arredata come un vecchio “ufficio conferimento delle missioni” copiato dall'arredamento degli uffici dei servizi segreti inglesi degli anni '30. In questa sala ci sono quattro antichi armadi, una scrivania da direttore con telefono a colonnina, una vecchissima macchina da scrivere, uno schedario e in un angolo un micro-macro-visore. Alla finestra pesanti tende di velluto rosso. Alle pareti alcuni oggetti esotici su piccoli scaffali, evidentemente ricordi delle missioni andate a buon fine. Sullo sfondo della finestra il Big Ben. Addossato alla parete un canterano in forma di scrivania, chiuso. C'è un certo disordine, ma non sgradevole, il posto è un luogo di lavoro, molto usato. Ci sono anche anche, in un angolo tre poltrone a salottino. Su una parete uno schermo srotolabile per effettuare proiezioni. |
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Date un'occhiata agli armadi, se ne avete il coraggio... | |